1969 – 2024. Sono passati esattamente 55 anni dalla fondazione di RCH e vogliamo raccontarvi le tappe simboliche che hanno contraddistinto oltre mezzo secolo di storia per caparbietà, coesione, lungimiranza, costanza e spirito di squadra. Una squadra che negli anni ha sempre supportato l’uomo che ha fondato l’azienda: Luigi De Pra.

“È partito tutto dal sogno di un commerciante, mio padre Luigi – racconta Stefano De Pra, Presidente di RCH SpAche con impressionante tenacia e capacità di visione ha dato il via alla storia di un pezzo dell’imprenditoria italiana, un pezzo che io e i miei fratelli abbiamo ereditato con grande cura e rispetto della tradizione insieme alla volontà di innovare guardando al futuro. È questo l’approccio che adotteremo anche per tutti gli anni a venire.”

Grazie alla riconosciuta capacità di innovare dell’azienda, alla particolare attenzione alle esigenze dell’esercente e all’esclusività del design delle proprie proposte, tutte le soluzioni per il punto cassa RCH vengono realizzate mantenendo un perfetto equilibrio tra tecnologia ed estetica, con l’obiettivo di semplificare il lavoro all’interno delle attività commerciali.

“Innovazione, design e affidabilità sono i pilastri sui quali si fonda la nostra storia e sui quali costruiamo ogni giorno il futuro del mercato che rappresentiamo”, conclude Stefano. “Questi primi 55 anni di attività ci hanno regalato grandi soddisfazioni e sono certo che assieme ai nostri collaboratori porteremo avanti i valori che mio padre Luigi ci ha lasciato.”

ANNI ’60

Negli anni ’60 un registratore di cassa costava più del doppio di una Fiat 600 e rappresentava quindi un investimento notevole per qualsiasi attività. Per questo, fin dalle sue prime dimostrazioni commerciali come venditore, Luigi De Pra, adottò la tecnica di recarsi agli incontri con gli esercenti con le macchine nascoste da teli, arrivando a scoprirle solo dopo la presentazione, in modo da creare maggiore curiosità e interesse verso il prodotto. Del resto, di quegli anni nel bellunese, il signor De Pra disse sempre che “per essere efficaci nella vendita è necessario essere certi del prodotto, oltre ad avere una buona dose di eloquenza”.

La sua particolare abilità nel promuovere i prodotti, anche sedendosi al tavolo di qualche ristorante per guadagnarsi la fiducia di potenziali clienti, si concretizzò con diverse iniziative marketing non convenzionali per un’attività dell’epoca, come l’affissione di numerosi manifesti pubblicitari sui muri della Provincia di Belluno. Abilità che ritroviamo anche oggi nella nostra capillare rete di vendita, supportata dal lavoro sinergico tra un team marketing dinamico e un reparto di ricerca e sviluppo sempre attento alle richieste del mercato.

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PRIMI ANNI ’70

Oltre a un’indubbia attitudine al commercio, Luigi, fondatore di RCH, aveva una grande capacità di ascolto. Per offrire in ogni occasione la soluzione giusta ai propri clienti, iniziò a viaggiare e a studiare le proposte del mercato europeo, riuscendo così a definire la sua strategia commerciale: da un lato acquistare il prodotto da importatori che offrivano prezzi vantaggiosi e dall’altro proporre assistenza a 360° agli esercenti per qualsiasi tipologia di registratore di cassa. Questa formula nel tempo si dimostrò vincente permettendo a De Pra di penetrare capillarmente nel territorio veneto.

Nel 1969 nacque RCH, acronimo di Registratori di Cassa Hugin; l’azienda all’epoca operava unicamente nel Triveneto e aveva accordi commerciali con la Hugin, ditta svedese produttrice di registratori di cassa, di cui RCH era importatrice esclusiva. Luigi De Pra negli anni ’70 divenne quindi un importante intermediario al servizio non solo dei suoi clienti, ma di qualsiasi esercente avesse bisogno di assistenza, anche nei periodi festivi. Post-vendita che ritroviamo anche nell’attuale struttura aziendale con il reparto Help Desk, un team di tecnici preparati a risolvere in modo efficace e tempestivo le segnalazioni provenienti dalla rete di installatori di tutte le nostre soluzioni per il punto vendita.

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ANNI ’70

La disponibilità all’assistenza 365 giorni l’anno, l’onestà nel proporre un prodotto valido e adeguato alle esigenze del cliente, già nei primi anni ’70 ripagarono ampiamente Luigi De Pra. In quel periodo, con l’avvento dell’elettronica, ci fu una forte spinta innovativa anche nel settore dei registratori di cassa. La ricerca di nuove macchine da rivendere in esclusiva per il mercato italiano portò Luigi a rimettersi in viaggio e ad assicurarsi una collaborazione con un’azienda giapponese: la C.ITHO.

La necessità di trovare ulteriori interlocutori commerciali fece spostare Luigi ben oltre i confini europei non sapendo che, 30 anni dopo, solida della sua moderna configurazione industriale, RCH si affermerà anche a livello internazionale, ampliando la sua presenza in Europa e nel mondo, costituendo una società dedicata alle attività di produzione e di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e materie prime in Cina e aprendo una filiale in Germania per centralizzare le operazioni di distribuzione e il supporto tecnico post-vendita europeo.

 

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ANNI ’80

Gli anni ’80 per RCH furono davvero sfidanti. La legge n. 18 del 26 gennaio 1983 impose alle attività commerciali l’obbligo di rilasciare lo scontrino fiscale utilizzando solamente registratori di cassa certificati da una Commissione istituita dal Ministero delle Finanze. Giocando d’anticipo, ancor prima di ottenere l’idoneità per i propri prodotti, Luigi De Pra ordinò un numero ingente di macchine che, ferme al confine, sarebbero state sdoganate solo dopo l’ottenimento della prevista attestazione. Per quei registratori, il cui valore si aggirava attorno ai 6 miliardi di lire, egli rischiò tutto, impegnando anche la propria casa. Le vicissitudini al Ministero delle Finanze tardavano però il rilascio dell’omologa; soltanto grazie a una buona dose di audacia, De Pra riuscì a intercettare il Presidente della Commissione e ottenere la certificazione per i suoi registratori Gold 888 che poté finalmente sdoganare e vendere surclassando la concorrenza.

Luigi sapeva indiscutibilmente anticipare le tendenze del mercato, proponendo soluzioni sempre adeguate alle nuove esigenze. Tuttora RCH si distingue per la sua capacità di introdurre innovazione nella gestione del punto vendita, con una particolare attenzione alla tecnologia in uso, alle richieste degli esercenti e al design.

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ANNI ’90

Gli anni ’90 rappresentano un periodo di grande crescita. RCH in quel periodo era il terzo brand italiano di riferimento nel settore delle soluzioni per il punto vendita. Con la diffusione dell’informatica, ci fu una forte accelerazione nella trasformazione del registratore di cassa che divenne a tutti gli effetti un terminale collegato alla rete. Iniziarono quindi a diffondersi nuovi modelli “intelligenti” che in alcuni casi incorporavano anche alcune funzioni del personal computer. Inoltre, l’avvento delle liberalizzazioni, aprì la strada alla grande distribuzione; Luigi De Pra nel corso di quegli anni, si adoperò per ampliare ulteriormente la quota di mercato dell’azienda e, allo stesso tempo, si impegnò nella ricerca di nuovi interlocutori commerciali che lo portarono fino in Siberia.

Alla fine degli anni ’90 ricordiamo il passaggio dalla Lira all’Euro e dunque l’adeguamento di tutti i punti cassa alla nuova valuta; passaggio che si concluderà nei primi anni 2000 con la sostituzione di migliaia di terminali. Un decennio di intenso lavoro per preparare l’azienda alla sua attuale connotazione produttiva; perché in quegli anni di forte espansione, la grande dedizione al lavoro di Luigi De Pra e della sua squadra non poteva che portare alla costituzione di una realtà industriale che prevedesse la presenza nel proprio organico di figure tecniche con competenze ed esperienze ingegneristiche. Oggi nella divisione R&D di RCH collaborano più di 30 persone, oltre a diversi consulenti esterni; la società è fortemente orientata alla ricerca e sviluppo, investendo circa il 10% di fatturato in innovazione.

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NUOVO MILLENNIO

L’innovazione è nel nostro DNA. Ne sono la dimostrazione le novità assolute proposte da RCH nei primi anni 2000, a partire dall’introduzione del giornale di fondo elettronico, oggi uno standard per tutti i sistemi di cassa, e dalla presentazione di “Nucleo”, il primo registratore modulare con sistema operativo embedded prodotto dall’azienda trevigiana. Negli anni successivi l’azienda mise in commercio “PC Globe” la sua prima stampante intelligente, e nel 2009 presentò “Touch Me” uno tra i primi registratori di cassa touch screen in Italia; un prodotto indubbiamente al passo con le novità del periodo, quando si iniziarono a sostituire le classiche tastiere meccaniche anche sui dispositivi mobile.

Anni sfidanti per l’ingegnerizzazione e la produzione di nuove soluzioni, ma anche per garantire una puntuale formazione della rete di installatori; oggi come allora, organizziamo periodicamente dei corsi dedicati ai nostri concessionari, per informare e formare in merito ai nuovi prodotti e servizi targati RCH. Da sempre vogliamo mantenere un filo diretto di costante aggiornamento con i tecnici che ogni giorno sono attivi nel proporre le nostre soluzioni per il punto vendita agli esercenti.

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ANNI ’10

Chi si ferma è perduto. É l’aprile 2015 quando Luigi De Pra lascia la sua famiglia e i suoi collaboratori. I figli, già operativi in azienda, raccolgono l’eredità dal padre e con il suo stesso entusiasmo guardano al futuro: porteranno avanti un gruppo aziendale solido, conosciuto, garanzia di qualità e con grandi prospettive di crescita. Forte di un primo decennio di novità e innovazioni nella sua veste produttiva, l’azienda continuò a puntare sul proprio reparto R&D nonostante la perdita della sua guida storica.

La tecnologia Android stava emergendo già da qualche anno in Cina, mercato ben presidiato da RCH. Questa soluzione open source sarebbe diventata ben presto uno standard anche nel resto del mondo e quindi il reparto tecnico dell’azienda, in netto anticipo sulla concorrenza, iniziò fin da subito a lavorare a una nuova generazione di prodotti. Furono progettati e realizzati sia un’app per la presa delle comande nelle attività ristorative sia un nuovo hardware con software Android incluso. Venne così lanciato sul mercato “Asso”, il primo registratore di cassa all-in-one con sistema operativo Android. “Asso” già allora si caratterizzava per un esclusivo design compatto e salvaspazio, un monitor touchpanel, la stampante fiscale integrata e soprattutto un software dedicato per la gestione del punto cassa; divenne in poco tempo uno dei best-seller di RCH.

La quota di mercato italiano per il gruppo in quegli anni era in continua crescita e per far fronte alle più recenti necessità della rete di vendita venne creata una nuova divisione aziendale con il brand MCT. Questa scelta commerciale ha consentito negli anni di moltiplicare i concessionari sul territorio, raggiungendo ad oggi oltre 800 rivenditori autorizzati. Nel 2017 l’azienda era già pronta ad affrontare il passaggio al telematico; con Asso 3 omologato per l’invio dei corrispettivi, RCH poté iniziare sin da subito sia il rinnovamento del parco macchine esistente sia la vendita dei nuovi sistemi di cassa telematici. In questi anni, la combinazione dell’introduzione di sistemi e app Android con la necessità di adeguamento dei registratori alla normativa consentì a RCH di essere protagonista nel mercato e di ottenere fatturati record. Luigi De Pra diceva: “L’essenza del nostro lavoro è di imparare a leggere le esigenze del cliente per dare risposte quanto più pertinenti possibili e in anticipo rispetto alla concorrenza”.

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I NOSTRI GIORNI

Oggi RCH, coerentemente con la propria vocazione d’innovazione, attinge dalle opportunità generate dal Cloud e dal mondo digitale. L’azienda si configura come una System House che si propone al mercato con una piattaforma completa di hardware, software e servizi. Dal periodo pandemico sono nati servizi come RCH Smart Control, che consente ai tecnici installatori di programmare e aggiornare da remoto i registratori di cassa, e RCH XStore, la soluzione dedicata agli esercenti per gestire e monitorare ovunque ci si trovi il proprio business grazie ad una dashboard in Cloud.

L’azienda ha saputo poi trasformare il punto cassa in un vero e proprio centro di comando dello store grazie a RCH XMarket, il marketplace che offre agli esercenti la possibilità di accedere a una suite di applicazioni e servizi per aumentare la pedonalità dei negozi e creare valore aggiunto per la propria attività. Inoltre, sull’intera gamma di registratori telematici, sono state introdotte nuove funzionalità relative al cashback e alla Lotteria degli Scontrini e si sono adeguati i formati di trasmissione dei dati come previsto dall’Agenzia delle Entrate.

Più di recente, con l’accelerazione nell’utilizzo dei pagamenti elettronici, soprattutto nella modalità contactless, è stato sviluppato il softPOS RCH Pay. La soluzione consente agli esercenti di accettare pagamenti elettronici direttamente dal proprio smartphone o tablet, ovunque si trovino anche su più dispositivi in simultanea. La strada che RCH intende perseguire nei prossimi anni è di continuare a investire in Ricerca & Sviluppo per consentire agli esercenti di accedere, attraverso il proprio ecosistema di soluzioni, a tutti quei servizi a valore aggiunto che rappresenteranno sempre di più una leva competitiva nel mondo del commercio.

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